Prato è stata per molto tempo una città dimenticata da tutti. Dalle istituzioni e dai politici in particolar modo, come se la battaglia per ricostruire  una città dalle sue macerie forse oramai persa da tempo e fosse impossibile recuperare  uno stato sociale degno di tale nome.  Poniamo il caso che nel mezzo delle polemiche e dello scambio di accuse fra l’opposizione e la maggioranza si affacci un leader politico, che  in questo momento di disaffezione alle istituzioni e al sistema partitico possa essere l’unico che riesca ad avere il consenso popolare di un certo elettorato e che si ponga come modello da seguire. Poniamo il caso che questo leader abbia un nome e cognome: Nicola Vendola leader di “Sinistra Ecologia e Libertà” nonché governatore della Puglia. Cosa c’entra con Prato? Presto detto. Vendola è venuto nella nostra città e l’incontro si è svolto al cinema Terminale con persone interessate che hanno udito le parole del suddetto personaggio, impeccabile da un punto di vista dialettico e  idealistico. Ma quando c’è da far i conti con l’ “essenza” e non con la concretezza che si manifesta nelle sue scelte allora le cose cambiano.
Parla di Prato giustamente di un caso nazionale per le numerose contraddizioni che ci sono all’interno,  di dover licenziare il” bancarottiere” e di un PD che negli anni si è dimostrato colpevole anch’esso di questo stato di degrado. Ha parlato della necessità di  istituire  un reddito minimo per la cittadinanza, facendosi portavoce di una eventuale raccolta firme. Esalta le virtù delle  energie rinnovabili e di poter avere servizio che promuova l’acqua come bene pubblico non in mano alle multinazionali alle multinazionali o a società private. niente da obiettare, ideali giusti per cui è meritevole battersi, da un suo convegno si può solo uscire battendo le mani e continuare la propria battaglia nella società civile, sperando che i referenti politici che propagandano certi ideali mantengono quanto dicono: ed è proprio questo il problema.

Ma Vendola governatore della Puglia, prima ancora di leader di SeL  è veramente illibato? Tedesco, suo ex assessore alla Sanità, non andrà in galera anche se erano note da parecchio tempo le sue vicende e prima del suo possibile arresto,è stato fatto subentrare da Bersani in Senato inducendo Paolo De Castro alle dimissioni per incompatibilità. Questa pratica ha un termine inglese: spoil system (letteralmente: sistema del bottino, noto anche in Toscana…)  e descrive la pratica con cui le forze politiche al governo distribuiscono a propri affiliati e simpatizzanti cariche istituzionali, titolarità di uffici pubblici e posizioni di potere, come incentivo a lavorare per il partito o l’organizzazione politica ed è stato il mezzo di cui anche Vendola ha abusato e con questa ha prodotto una sanità regionale che ha accumulato milioni di debiti e che continua a fare “acqua” da tutte le parti . Il GIP del tribunale di Bari nella richiesta d’arresto di Tedesco, dichiarava: “La prassi politica dello spoil system era, di fatto, talmente imperante nella sanità regionale da indurre il governatore Nichi Vendola, pur di sostenere alla nomina a direttore generale di un suo protetto, addirittura a pretendere il cambiamento della legge per superare, con una nuova legge ad “usum delphini”, gli ostacoli che la norma frapponeva alla nomina della persona da lui fortemente voluta.”

Nessuno ha risposto ancor di questo enorme deficit provocato, nessuno ha pagato ma soprattutto le critiche legittime nei confronti nell’avversario politico Berlusconi non trovano riscontri materiali quando di decide di fare leggi per far subentrare un proprio uomo a capo di un istituazione. Citando il quotidiano Fatto Quotidiano di Travaglio: “la Regione Puglia, a dispetto dello stato disastroso della sanità locale, ha appena rimpinguato le tasche di Don Verzè di ben 60 milioni di euro (prima tranche di dindini pubblici, che complessivamente ammontano a 120 milioni di euro) per la costruzione del mega-ospedale “San Raffaele del Mediterraneo”, nuovo polo privato che sarà realizzato a Taranto dalla fondazione San Raffaele di Luigi Verzé” ciò solo per mostrare quanta coerenza quest’uomo pone a difesa degli sprechi e del bene pubblico. Altro caso è il capitolo inceneritori: sulla pagina di Facebook di Vendola è apparsa tempo addietro la seguente notizia “vi informo che in Puglia i termovalorizzatori in costruzione non sono considerati impianti per i rifiuti ma impianti energetici, quindi regolati da leggi comunitarie e nazionali e hanno un impatto ambientale minimo. Io posso avere la massima idiosincrasia per un impianto, ma la responsabilità politica e quella amministrativa sono separate. Non posso ficcare il naso in cose che non sono di mia diretta responsabilità”. Della serie…arragiatevi che non è colpa mia! Insomma una regione dove si paventa una riqualificazione energetica e industriale che punta ad impianti sostenibile dove invece “di fatto” le norme antinquinamento sono violate. Questa è la principale differenza fra l’essere e l’apparire. In più c’è un problema etico in quanto pur predicando bene, è il governatore  più pagato in Italia, e i suoi assessori risultano quelli che hanno i redditi maggiori dichiarati.

Sinistra Ecologia e Libertà di Prato (come in tutta in Italia) è un ritrovo di persone di ideali di sinistra che non trovano spazio nel PD e perfino reduci da rifondazione comunista, da un partito cioè che ha fallito a livello elettorale (non mi permetto di giudicarne i meriti o i demeriti ideologici). Nel caso specifico di Prato nel consiglio provinciale c’è un ex sindacalista della CGIL che da garante dei diritti dei lavoratori, non si è degnato di etichettare come schiavitù la situazione di Via Pistoiese, preferendo promuovere con associazioni varie attive nel territorio, corsi di lingua (legittimi e giusti) ma che non riescono a vedere nel distretto parallelo una nuova schiavitù. Morale della favola….. Dov’è il rinnovamento? Dov’è il nuovo modo di fare politica? Si cambia simbolo, marchio, si costruisce un nuovo modo di fare politica attaccando l’alleato/avversario PD pieno di contraddizioni e sommerso dagli scandali, salvo poi trovare un accordo alle elezioni.  L’occasione giusta per  opportunisti del caso, urlanti e finanziati dalle Aziende Partecipate (che oggi sono oggetto di scandalo), dalla provincia e da giornali compiacenti.

Quindi questo egregio Vendola è il vero Capitale. Quello che tollera il lavoro nero che sfrutta attraverso i cittadini extracomunitari, senza una prevenzione sanitaria igienica degna della dignità umana. In un mondo in cui il mondo del lavoro soffre, in cui le piccole e medie imprese sono il tessuto sociale della nostra città e della società italian sentire discorsi che non parlano di aiuti veri e propri per rilanciare l’economia e le imprese che altro non sono che la soluzione per ricostruire un’economia , si propone un reddito minimo senza indicare i metodi e il percorso per arrivare ad attuarlo, dando solo per l’ennesima volta l’illusione di un cambiamento attraverso quella macchina partitica che più volte ha visto far naufragare  le speranze della gente. Personalmente sono stufo di questi capi-popolo che sembrano avere l’illuminazione divina e la chiave di risolvere le situazioni: quanti ne abbiamo visti, o sentiti? Quanti sono passati e passeranno per attuare la loro campagna propagandistica per poi non rimettere più piede nella nostra Prato?

Il vero rinnovamento è nei fatti, in un nuovo modo di comunicare che porti le persone a partecipare, non inquadrandosi in ideologie definite dall’alto, la vera rivoluzione è LA CIVICITA’ che parte dal basso e che tanto fa paura causa   alle persone stagnanti memori del vecchi proletari che furono e oramai promossi a borghesi a tutti gli effetti. non vogliano prendere in considerazione questa ipotesi,  in quanto abituati a giochi di palazzo che possono portargli via il feudo che con ogni mezzo deve essere ripreso.

Come sempre, ai posteri l’ardua sentenza