facebook_1422033568930Stavo leggendo, come mi capita di solito dopo cena, e l’occhio mi si è posato su una news distrattamente vista sull’apposita applicazione: “il Consiglio di Stato ha chiuso la guerra del gas dando ragione al Comune di Prato“.
Mi sono messo a sorridere non tanto per la notizia in sé, ma per il destino che il più delle volte è cinico e beffardo; perché paradossalmente questa grande vittoria per il comune di Prato si trasforma automaticamente in una sconfitta per gli attuali amministratori che a suo tempo, come burattini di pezza privi di autonomia propria, fecero di tutto per contrastare la gara preferendo il persistere delo status quo che vedeva Consiag/Estra monopolista assoluto e incontrastato. Pian piano però, la mia gaiezza si è trasformata in riso amaro ripensando al connubio tra il potere economico della grande partecipata e la sinistra che ha amministrato la città in tutti questi anni. Erano e sono complici e correi, esecutori zelanti e criminali mandatari che fingono di credere alla bontà del loro operato e che stavano e ancora stanno contrastando quell’incidente di percorso voluto dall’allora sindaco Cenni.
Rido amaramente ripensando che ancora il sindaco Biffoni non ha rilasciato nessuna dichiarazione preferendo tweettare futili cose dal proprio smartphone, e ancor più rido amaro quando ripenso che proprio lui, semplice consigliere comunale d’opposizione ma prezzolato da Consiag, fece ricorso al Tar contro la la scelta di mettere a gara il servizio di fornitura del gas. Proprio lui che qualche mese fa, da sindaco, ebbe a dichiarare a proposito del mancato ricorso al Tar sull’ampliamento di Peretola, che avrebbe significato “una sconfitta politica”.
Ora, io non so voi, ma a me torna in mente Robert Louis Stevenson e il suo dottor Jekyll e Mr. Hide, anche se l’unica cosa fantascientifica di questa vicenda è la mancanza di orgoglio da parte del primo cittadino che dovrebbe indurlo, più che al mesto silenzio, alle dimissioni dalla propria carica.
Dopo questo caso e quello Garnier, fossi medico psichiatra, potrei ipotizzare l’affezione da sindrome di Asperger caratterizzata dalla presenza di difficoltà importanti nell’interazione sociale e da schemi inusuali e limitati di interessi, dando luogo a quella condizione di idiot savant ben descritta dal dottor Langdon Down nella seconda metà dell’ 800. Ma come detto non sono un medico e mi starò sbagliando. Anzi, nel caso dell’attuale sindaco sarò sicuramente in errore di concetto.
Però questa sua personale debacle non mi coglie di sorpresa, perché forse il sindaco non ha pensato alle conseguenze, cosa che peraltro gli accade spesso, ma da buon avvocato qual’e, sa bene che questo succede quando si vuole trasformare uno stato di diritto in uno stato di un dritto. Solo che in questo caso il dritto è stato Roberto Cenni.