Archivi per la categoria: il Bindolo pubblico n°1

manichiniAncora una volta ha vinto, ha stravinto questo vituperato Enrico Rossi da Pontedera. Ogni tanto qualche supponente cerca di apririci gli occhi con lezioni sulla natura della democrazia, sulla impresentabilità del candidato, su i suoi scheletri negli armadi del Forteto e sulla egocentria fiorentina elevandosi a una brutta copia della signoria medicea. L’approccio è quello detto e ridetto da tutti, perfino dai “suoi” candidati PD, ma le aberrazioni sono ineluttabili e inevitabili ed è necessario piegarsi alla necessità, affidarsi alle vecchie logiche piramidali di persone scelte dall’apparato, poche ma buone a trattare materie delicate come il sociale, la sanità, il clientelismo, la politica. E se qualche volta si manifestasse anche un qualsiasi disaccordo l’importante è il risultato, al di là delle ferite inferte al corpo della Toscana con il buco alla Asl di Massa, con l’ospedale inadeguato di Prato, con la burlamaccata della pista di Peretola, con la certa chiusura delle acciaierie a Piombino, gli abusi del Forteto coperti dalle connivenze, i metodi pseudo mafiosi di Consiag/Estra verso i soci membri ecc ecc . Ferite inferte con accanimento tale da renderle inguaribili.

Chi detiene il potere, se non incontra limiti, è portato ad abusarne. Le oligarchie del nostro tempo non incontrano altri limiti se non quelli rappresentati dal voto popolare che però in questo caso, non ha svolto quella funzione rinnovatrice auspicata. Si parla tanto di ventennio berlusconiano associandolo al decadimento etico dell’Italia, ma che dire del potere ininterrotto rosso che governa in Toscana da ben 50 anni? E’ normale che al tempo dell’informazione H24 e di internet i politici vadano incontro a una rapida obsolescenza, non foss’altro per il gattopardismo italiano e le nuove forme di protesta a suon di “vaffanculo” gridato nelle piazze, abbisognano di sempre nuovi personaggi da bruciare nella fucina. E’ normale dappertuto questo tranne che in Toscana, dove la sinistra con un impresentabile mantiene intatto il proprio potere grazie a un clientelismo da far impallidire Francesco I di Borbone!!

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wpid-wp-1432756288563.jpegLa prevista cementificazione del parco degli aquiloni a galcetello sta mostrando il lato peggiore di questo caravanserraglio fatto di giostrai che si muovono a cavalluccio di queste elezioni regionali. Per direttore, un sindaco in ghingheri e lustrini che urla “venghino signori!” ed esibisce ai bifolchi a bocca aperta le buffonate dei suoi accordi con il presidente della Regione Toscana Rossi e la complicità di una giunta simile a una banda di sicofanti che si muovono a ritmo di musica per ammaliare con funambolerie varie quei gonzi che ancora credono nell’anima ecologista del PD. La cementificazione e lo smembramento del territorio in comunella con la Regione somiglia a una marcetta in perfetta armonia cacofonica che abbindola soprattutto certi vecchi ecologisti che ancora non si sono accorti del tranello e che a suo tempo accorsero come tanti dervisci in massa nelle piazze a salutare in trance estatica il nuovo corso politico. Come conigli ammaestrati abituati a vivere sotto il tendone dell’acquiescenza nessuno di loro ha messo una zampa di traverso per lo scempio dovuto alla costruzione di alloggi popolari in una distesa di verde tra le più usate e amate dai pratesi. Leggi il seguito di questo post »

litigioVe lo ricordate Cesare Ragazzi, quello che si metteva in testa un idea meravigliosa? Beh, può darsi che al consiglio regionale della Toscana ci sia bisogno di qualche nuovo testimonial, una personalità rappresentativa più dinamica, più autorevole, più nuova ma che abbia le stesse idee meravigliose del governatore uscente e probabile riconfermato, Enrico Rossi.

E chi meglio di Nicola Ciolini e Rudy Russo, alcuni dei più attivi candidati del PD pratese sarebbero adatti a ricoprire il ruolo di favoriti di corte? Lasciando perdere la Nostra Signora di Botox e la Hanna Montana di vallata,  fra i due galli del pollaio, da citrullo a citrullo, da spaccone a spaccone, da improvvisato a improvvisato, da dilettante a dilettante, si è aperta una fittizia ostilità e già si sono fatti riconoscere per l’ingenuità con cui affrontano la questione dell’ampliamento dell’ aeroporto di Peretola.

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L'illusionista all'opera

L’illusionista all’opera

Sono rimasto sbigottito leggendo l’intervento del presidente della giunta regionale toscana Enrico Rossi sulle pagine del quotidiano Il Tirreno dello scorso 10 aprile con il titolo «Prato, la Cina e la lotta al sommerso». Talmente sbigottito che ho percepito dentro quella sensazione che i tedeschi chiamano fremdschämen ovverosia sentirsi in imbarazzo per qualcosa che qualcun altro ha fatto o, in questo caso, scritto.

Già in apertura il prode Enrico agisce come il pifferaio di Hamelin suonando una musica stantia ma irrimediabilmente provocante e elogiativa per la nostra città adducendo la rinascita del tessile e la rinascita del distretto tessile più importante d’Europa, ma si tratta di un tratto farsesco e strumentalmente opaco per ammaliare quei lettori che, come i topi della favola, sono rimasti colpiti dalla vellutata suadenza. Peccato che poche righe più sotto si mostri la vera ipocrisia perché non si parlava di Prato e dei suoi cittadini ma dei ”nuovi”cittadini, quelli che producono ricchezza e che lo invitano a un simposio organizzato appositamente dalla CNA locale per glorificare le “nostre” eccellenze economiche cinesi. Leggi il seguito di questo post »

faggiiiiNon voglio addentrarmi sulla questione dei Rom sgombrati da viale marconi. Non voglio dire cosa sia stato giusto e cosa sbagliato, cosa sia stato fatto prima e cosa invece è stato fatto adesso. Lascio volentieri queste considerazioni a gli urlanti caratteristi della scena politica cittadina, soffermandomi solo su un particolare talmente agghiacciante che Crozza nell’imitazione del CT Antonio Conte, non renderebbe bene l’idea.

Sto parlando del comunicato ufficiale del comune di Prato che riguarda proprio lo sgombero dei rom e il ripristino a verde pubblico dell’area, ma soprattutto voglio parlare delle parole dette, confermate e riportate in calce nel comunicato, specialmente laddove si legge “Non accetto lezioni da chi per anni ha lasciato che quella zona diventasse punto di riferimento anche per i Rom che arrivavano a Prato prevalentemente per delinquere” Prevalentemente per delinquere??
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Anche noi a Prato, abbiano i nostri blogger infelici nella piccola dimensione del proprio smisurato ego e ben felici quindi di essere usati come sciocco megafono dall’amministrazione comunale. Spesso gradirebbero che i fatti smentissero le loro previsioni e che gli eventi sconfessassero le loro interpretazioni per poter scrivere ancora e poi ancora ogni tipo di fesseria. Invece è vero che per dirla con Flaiano, “la stupidità ha fatto progressi enormi, è un sole che non si può guardare fissamente”   Proprio in virtù di ciò, si prende un prodotto libero come potrebbe essere un blog e si rende commerciale grazie al contatore dei vari click dovuti al successo dell’ignoranza permettendo al trombone di turno profitto, paraculaggine e interesse di parte.

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schedereschusseQuando ho letto l’articolo de Il Tirreno in cui, a proposito del nodo del Soccorso, l’ingegner Frasconi sconfessava il sindaco Biffoni ho gioito percettibilmente. Ho provato la stessa sensazione di Mordechai Yaron che, nel libro Il labirinto di Osiride di Paul Sussman, descrive con la parola tedesca Schadenfreude quella sottile punta di felicità che si prova per quando un vostro nemico ha fatto una sciocchezza che l’ha fatto diventare uno zimbello.

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Secondo il drammaturgo russo Josif Brodskij il modo migliore per vivere Venezia è come lo potrebbe fare un gatto. Starebbe acciambellato su una vera da pozzo, lasciando che le cose vengano a lui, contemplando pigro e indolente quello che avviene intorno, cogliendo solo ciò che serve e tralasciando la fiumana di turisti curiosi.
Fossi un gatto a Prato invece me ne starei guardingo, appollaiato sopra qualche albero del Mercatale, con il terrore di scendere per non incappare in qualche malintenzionato e spacciatore.

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facebook_1422033568930Stavo leggendo, come mi capita di solito dopo cena, e l’occhio mi si è posato su una news distrattamente vista sull’apposita applicazione: “il Consiglio di Stato ha chiuso la guerra del gas dando ragione al Comune di Prato“.
Mi sono messo a sorridere non tanto per la notizia in sé, ma per il destino che il più delle volte è cinico e beffardo; perché paradossalmente questa grande vittoria per il comune di Prato si trasforma automaticamente in una sconfitta per gli attuali amministratori che a suo tempo, come burattini di pezza privi di autonomia propria, fecero di tutto per contrastare la gara preferendo il persistere delo status quo che vedeva Consiag/Estra monopolista assoluto e incontrastato. Pian piano però, la mia gaiezza si è trasformata in riso amaro ripensando al connubio tra il potere economico della grande partecipata e la sinistra che ha amministrato la città in tutti questi anni. Erano e sono complici e correi, esecutori zelanti e criminali mandatari che fingono di credere alla bontà del loro operato e che stavano e ancora stanno contrastando quell’incidente di percorso voluto dall’allora sindaco Cenni.
Rido amaramente ripensando che ancora il sindaco Biffoni non ha rilasciato nessuna dichiarazione preferendo tweettare futili cose dal proprio smartphone, e ancor più rido amaro quando ripenso che proprio lui, semplice consigliere comunale d’opposizione ma prezzolato da Consiag, fece ricorso al Tar contro la la scelta di mettere a gara il servizio di fornitura del gas. Proprio lui che qualche mese fa, da sindaco, ebbe a dichiarare a proposito del mancato ricorso al Tar sull’ampliamento di Peretola, che avrebbe significato “una sconfitta politica”. Leggi il seguito di questo post »

beffeÈ una luminosa e fredda serata di san Silvestro con cielo limpido, allietata dagli sprazzi di neve mattutini e vassoi ricolmi sulle tavole pronte per essere apparecchiate. Seduti a convivo, sicuramente aspettando raffinati tortelli di pesce o il rombo con verdure (lontani anni luce dal nazional-popolare cotechino di capodanno o dall’austero sedano alla pratese) il sindaco Matteo Biffoni, i componenti della giunta, i consiglieri di maggioranza, si apprestano a festeggiare questo primo capodanno di governo. Nell’attesa del tradizionale cenone, si starà discutendo del più e del meno davanti a un’alzata in porcellana piena di biscottini di Mattonella, bicchieri di spritz, salatini e bottiglie di prosecco come se, da un momento all’altro, dovesse materializzarsi il Cappellaio Matto a cristallizzare l’improbabile idillio ricordando a tutti che mancano poche ore alla fine di questo 2014 accomodandosi a tavola. Sicuramente, da miopi vanagloriosi, non verranno tratti sostanziali interrogativi per questi primi mesi di governo che classifica l’attuale giunta comunale come una delle più antalgiche e sciape, peggiore forse anche di quella Romagnoli, anzi si siederanno al loro tavolo imbandito consci di poter disporre di tutta la richezza offerta da questa città. Leggi il seguito di questo post »