L’insegnante di sostegno Ilaria Santi, ormai impegnatissima nella campagna elettorale che dovrebbe portarla a sedere nel Senato della Repubblica, forse ieri sera verso le 21,30 era un po’ stanca. Ed ha ceduto al diavoletto che c’è in lei, visto che da brava cattocomunista non sempre riesce a mettere d’accordo il Peppone e il Don Camillo che le dilaniano l’anima. Ha quindi stilato un comunicato becero, sciatto e scioccamente offensivo; e magari lì per lì le deve pure essere sembrato carino, visto che lo ha allegramente pubblicato sul suo profilo Facebook magari aspettandosi un coro di consensi. Ma il diavoletto, si sa, fa le pentole ma non i coperchi: qualcuno lo ha letto, lo ha giustamente classificato fra le cose più indegne di questa campagna elettorale, e gli ha dato tutto il risalto negativo che si merita. Lei, pentita almeno nella porzione del suo io che sta dalla parte di Don Camillo, ha fatto come i bambini piccoli ed ha cercato di nascondere la marachella togliendo il post; ma era troppo tardi, e la cosa si è diffusa rapidamente. Ora, non vi è dubbio che il sindaco Cenni abbia avuto dei burrascosi trascorsi come imprenditore, con un’accusa ancora pendente di bancarotta; ma attaccarlo così volgarmente sul piano personale lasciando all’analisi del suo mandato amministrativo il solo aggettivo “fallimentare” che non significa in pratica nulla, francamente nessuno se lo aspettava. Almeno non certo dalla figlia del senatore Mario Santi, uomo di enormi doti personali e politiche, che sicuramente non potrebbe mai approvare la caduta di stile della figlia; non da una cattolica, che dovrebbe conoscere benissimo la raccomandazione di Gesù di “amare il prossimo”; non da una scout, la cui legge le impone di essere “amico di tutti…. cortese e cavalleresco”; non da una politica che dovrebbe rappresentare “il nuovo”, perché quello che ha fatto è il ricorso ad una delle più spregevoli metodiche della vecchia politica specialmente di tipo stalinista: quello della delegittimazione personale dell’avversario; non da un’insegnante, che dovrebbe trasmettere ai suoi alunni non solo nozioni ma anche principi di vita comune.Fra scout l’augurio più comune è “buona strada!”. E quindi Buona Strada a lei, Ilaria Santi: ne ha molta da percorrere, se vuole arrivare ad essere una politica di rango come era suo padre.
Ti correggo, caro Bindolo: la sig.ra Santi non ha mai insegnato un granché.
Adesso di lavoro fa la consigliera comunale, mentre qualcuno le ha spianato la strada a palazzo Madama. Ci arriverà, nostro malgrado, ma finalmente perderemo una docente in tecnica dell’ assenza e perderemo anche questi suoi sgradevoli interventi. L’e’ stata zitta 4 anni la poteva seguitare!
Ennesima occasione persa. La solita figura di merda di chi non ha contenuti. Degna erede il loco del Carlesi!!!!
Certo che il vostro sindaco ha fatto una bella carriera,da grande industriale si è ritrovato a fare il sindaco per poter portare a casa un tozzo di pane,e quando avrà finito di fare il sindaco che farà di mestiere? per poter mangiare,andrà a far compagnia ai suoi vecchi dipendenti.
Credo che un confronto ,vero, civile , fra persone che si vogliono confrontare seriamente farebbe solo del bene a tutta la nostra citta , gli insulti reciprochi fanno solo danni ,gettate gli stracci oltre la campagna elettorale ,confrontatevi civilmente , non fatevi condizionare dal grillismo , non si costruisce nulla di buono se si continua solo a distruggere, la cumunita vi guarda e vi assicuro non è un bello spettacolo , Prato merita molto di più . un grazie sincero se accetterete questo consiglio.
Edo, sulla carriera in discesa di Cenni non posso darti torto. Però lui si è messo davanti all’opinione popolare, ed ha vinto in libere elezioni. Da questo trae uno stipendio con il quale oggi campa, se i giudici non glie ne tolgono altro.
Ora però parliamo dei trombati, dei funzionari di partito, degli ex sindaci ed assessori targati PD ex PDS ex PCI che beccano lauti stipendi nelle partecipate create apposta dal tuo partito, con l’unico merito di avere in tasca una tessera che una volta aveva la falce e il martello in copertina. Di loro che ne pensi?
Certo tenuto conto che molti di loro nella vita non hanno mai prodotto nulla la carriera in discesa non la potevano certo fare….